Le vostre opinioni su KAFKA SULLA SPIAGGIA - gli scompaginati

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Le vostre opinioni su KAFKA SULLA SPIAGGIA

I LIBRI CHE ABBIAMO LETTO
3.0 / 5
8 recensioni
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STEFANO FONZI
26 Nov 2024
Libro pieno di profezie, onirico e imbevuto del realismo magico di Murakami nella sua massima espressione. Non un libro da intrattenimento dallo stile secco e immediato, con dialoghi semplici e surreali talvolta. Ricerca del proprio io da parte di Tamura Kafka, nome richiamato in diverse declinazioni (Kafka in ceco significa Corvo, il titolo della canzone di successo) che sembra non voler avere nulla che fare con il mondo, ma è alla ricerca del suo posto nel mondo e del proprio io. Nakata, totalmente privo di interiorità (si definisce vuoto ad un certo punto) è capace di cose sovraumane nella sua disarmante ingenuità e ricorda un bambino alla scoperta del mondo. Romanzo non sempre piacevole, per alcune crudezze, ma che a me e' piaciuto, dopo averlo riletto a distanza di quindici anni, anche perché a mio parere privo di megalomane, ma intriso di magia e di sogni.
Giulio
24 Nov 2024
Ho appena finito il libro. Le cose che ho capito e quelle che non ho capito (tante!) si mescolano dentro di me, lasciandomi un’impressione molto forte. Senz’altro sono stato in luoghi dove non ero mai stato: questo è bellissimo..

Mentre leggevo divoravo i capitoli di Tamura Kafka, mentre facevo più fatica con quelli di Nakata, quando la sua ingenuità agiva come un freno a mano tirato sul procedere dell’azione. Ho senz’altro provato la frustrazione di desiderare disvelamenti che non sono mai arrivati.

Nel cinema non mi piacciono quasi mai i phantasy: li trovo quasi tutti gratuitamente sconclusionati; ma qui i misteri puntano sempre a dei significati, anche quando (spessissimo) rimangono misteri. D’altra parte “Il mondo è una metafora” e “Le cose più importanti non si possono dire facilmente.”

Meravigliosa la malinconia della fanciulla/signora Saeki, la penetrazione di Kafka nella profondità della foresta, i suoi rincontri nel villaggio e il suo “ricordare” le sensazioni del quadro, e infine il suo ritorno/risveglio alla vita.

Sicuramente leggerò altri libri di Murakami.
Paola
22 Nov 2024
Forse il miglior Murakami che ho letto, superiore anche al celebratissimo "Norvegian Wood", ma ciò nonostante neppure questa volta sono riuscita ad appassionarmi: tutto eccessivamente onirico, intricato, oscuro, dannato e, alla fine, assolutamente improbabile.... Ma se non riesco a farmi coinvolgere emotivamente dalla letteratura di Murakami, neppure un po', devo comunque riconoscergli il merito di una grandissima tecnica scrittoria, che gli consente di tenere in piedi situazioni talmente assurde da essere al limite del ridicolo grazie a dialoghi brillantissimi e a descrizioni di luoghi particolarmente evocative. Un vero virtuoso.
Clelia
01 Nov 2024
Confermo la mia incapacità di capire un autore che riscuote grande successo. Dopo “L’uccello che girava le viti del mondo”, torbido e onirico, non avevo più letto nulla. Ora ho deciso di lasciar perdere “Kafka sulla spiaggia” dopo il compiaciuto tripudio di macelleria dei gatti: anche in Sette lune ci sono scene truculente nel taglio goffo dei cadaveri, nel loro inefficace occultamento, ma non mi hanno turbato, perché colme di una grandissima umanità, tanto nei vivi, quanto nei morti. Murakami invece ama i coni d’ombra e gli ammiccamenti a fatti incomprensibili, a forze occulte; tiene i personaggi e i lettori in costante situazione di disagio; la lettura mi risulta sgradevole.
cristiana buttiglione
31 Ott 2024
Spiacente, ho perso per strada interesse quando ho capito che i tanti fili tirati non stavano in piedi...attratta all'inizio dall'episodio della perdita di coscienza dei bambini e delle successive indagini, mi sono sentita presa in giro quando la confessione della maestra ad anni di distanza non ha spiegato nulla, pur essendo così lunga e così insistente nei dettagli.
Mi sono innervosita, ma l'ho letto tutto, e le analogie con l'Anomalia mi hanno ricordato come era stato più interessante per me quel libro rispetto a questo.
Se poi l'intento era spiritualistico non saprei come rigirarlo. I personaggi sono appiattiti nel modo di parlare, e tutto quello che è originale viene dalla tragedia greca... (ma sicuramente mi mancano gli strumenti per apprezzarlo) !
irene
30 Ott 2024
Premetto che apprezzo moltissimo Murakami. Questo romanzo ci fa vivere un magico sogno perdurante e surreale, avvincente come un thriller, accompagnato costantemente dalla musica, di cui l'autore è un perfetto conoscitore a tutti i livelli. Perchè, però, non posso dare nè 5, nè 4 stelle? Perchè pur non essendo una gattara nè una animalista, rispetto e amo alcuni animali e il capitolo in cui analiticamente viene descritto come uno dei personaggi viviseziona tagliando le teste ai gatti e mangiandoli crudi è un po' troppo per me. Per cui ne sconsiglio la lettura ai proprietari e amanti dei gatti
Mario
16 Ott 2024
Il talento visionario di Murakami non si discute: come ha scritto qualcuno in passato , molti scrittori sono capaci di raccontare i sogni , ma solo Murakami ti fa sembrare che si tratti di un sogno fatto da te. Certe situazioni poi sono molto poetiche: profonda e bella la metafora del villaggio fantasma oltre la foresta, che sembra un porto sicuro, ma è in realtà una maledizione cui bisogna sfuggire. A tratti sembra di vedere un film di Miyazaki .Tuttavia , a mio parere , la maggior parte dei filoni narrativi, e in definitiva il libro nell'insieme, restano un po' un gioco fine a se stesso. Il mondo fantastico di Murakami non riesce a essere né un'alternativa a quello reale , né una sua metafora, né un mezzo per farci riflettere su qualcosa di profondo. Suggerimento per l'editore: vendere i libri di Murakami in bundle con un CD contenente le musiche citate nel romanzo.
Betta
23 Set 2024
Scrittura visionaria e particolare che rende il libro intrigante e a tratti anche inquietante, non permette di staccare l'attenzione e la curiosità sulla trama grazie ad una scrittura unica coinvolgente e piena di cambi di scena, si legge un po' come un giallo... la scrittura onirica lo rende decisamente surreale ma mai noioso, i vari personaggi si intrecciano in coincidenze e situazioni assurde che daranno un senso ai concetti che Murakami vuole far emergere e alle domande che ci dovremmo fare per superare le situazioni impreviste e senza senso che spesso l'esistenza ci pone lungo la strada... e tanto ancora. I due personaggi principali con le loro vite ed avventure aprono domande su molteplici argomenti, e Murakami con la sua scrittura ci fa sembrare che l'assurdo sia qualcosa di sensato.
Gli Scompaginati - circolo di lettura - via assarotti 39 - genova ITALY
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